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"Io amo la scuola, l'ho amata da alunno, da studente e da insegnante. E poi da vescovo". In diverse circostanze papa Francesco si è rivolto a insegnanti e studenti ricordando la prima maestra avuta a sei anni e gli incontri con la realtà scolastica a Buenos Aires, l'esperienza di don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, e il proverbio africano secondo cui "per educare un figlio ci vuole un villaggio". Occasione di "apertura alla realtà", luogo d'incontro e non parcheggio, tappa fondamentale nell'età della crescita "come complemento alla famiglia", la scuola deve educare "al vero, al bene e al bello". L'educazione, secondo il papa, "non può essere neutra" e non deve mai separare le tre lingue che vanno usate insieme: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani. Perché a scuola si possono e si devono "imparare contenuti" e "assumere valori".